Il Dopo di Noi

La recente Legge 22 giugno 2016 n. 112 è importante in quanto ha riportato l’attenzione su una esigenza da sempre sentita e spesso trascurata: l’assistenza dei soggetti deboli c.d. de-istituzionalizzata, ovvero l’accudimento dei disabili nelle forme di inclusione sociale e nella prospettiva di una prosecuzione di condizioni relazionali famigliari per il tempo in cui coloro che si sono occupati di loro non potranno più farlo. La finalità del provvedimento normativo è quella di favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità, in attuazione dei princìpi di cui agli articoli 2, 3, 30, 32 e 38 della Costituzione, agli articoli 24 e 26 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e agli articoli 3 e 19 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, fatta a New York il 13 dicembre 2006 e ratificata dall’Italia ai sensi della L. n. 18 del 2009.

La legge di cui si parla non tanto è importante per il materiale sostegno che fornisce alle famiglie (inadeguato in quanto a mezzi rispetto al possibile bacino di utenza), ma perché rende noto al cittadino che esistono strumenti giuridici ed enti che sono in grado, con l’ausilio di professionisti a ciò dedicati, di fornire una effettiva, concreta e dunque attuabile risposta al quesito che da sempre assilla chi quotidianamente deve relazionarsi al proprio caro non autosufficiente: chi si prenderà cura di lui/lei quando non ci sarò più o non sarò più in grado di occuparmene in prima persona?